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Kellogg’s, Cri – Caltanissetta, Etnos. Quando la cooperazione sociale entra nelle scuole

2022-03-07 11:16

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Kellogg’s, Cri – Caltanissetta, Etnos. Quando la cooperazione sociale entra nelle scuole

Nella città nissena, grandi atti di dimostrazione solidale: è partito il “Breakfast Club”.Nato nel 2017 in casa Kellogg’s, azienda multinazionale che

Nella città nissena, grandi atti di dimostrazione solidale: è partito il “Breakfast Club”.

Nato nel 2017 in casa Kellogg’s, azienda multinazionale che produce cibo per la prima colazione, il progetto si pone l’obiettivo di fornire una prima colazione sana ai bambini che non sempre sono nella condizione di poterla avere, ed è entrato nelle scuole grazie anche alla collaborazione della Croce Rossa Italiana.

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A Caltanissetta, da febbraio sino a giugno, l’Istituto Comprensivo Vittorio Veneto e i suoi plessi aprono le porte al “Breakfast Club”, con la collaborazione di CRI – Caltanissetta che ha coinvolto anche la Cooperativa Sociale Etnos. Cento colazioni al giorno, e sorrisi grandi per un futuro migliore e responsabile; sì, perché il progetto non vuole essere soltanto strumento di contrasto alla povertà, ma anche promotore di una campagna di sensibilizzazione verso le giuste esigenze nutrizionali, nonché verso la valorizzazione del territorio che, inoltre, possa introdurre pratiche di agricoltura sostenibile in modo tale che ci sia cibo per tutti.

«È stato un ottimo spunto» dice Antonella Palumbo, insegnante di uno dei quattro plessi. «Non è semplice educare i ragazzi alla sana alimentazione» continua, «ma siamo estremamente soddisfatti del progetto, perché ci ha permessi di valorizzare non solo i prodotti del territorio, ma anche di introdurre i ragazzi al concetto di prevenzione di malattie».

Organizzare l’alimentazione quotidiana di bambini e adolescenti richiede un grande impegno da parte delle famiglie e delle scuole; progetti come “Breakfast Club” consentono di educare a una salute responsabile, importante nelle fasi successive della vita.

Tuttavia, non è solo una questione di corretta alimentazione e conoscenza di valori nutrizionali, ma anche di interessarsi al giusto comportamento sociale. Infatti, il ruolo delle organizzazioni no profit, insieme a quello di grandi aziende, come, in questo caso Kellogg’s, diventa fondamentale: è un esempio di come la cooperazione tra diverse aeree sia capace di creare dimostrazioni di inclusione, di solidarietà e di esprimere la volontà sempre più attenta nei confronti dello spreco alimentare e della povertà.

 

 

“Breakfast Club”, inoltre, si armonizza perfettamente con il progetto “Open Food”, nato in casa Etnos con la collaborazione di CRI – Caltanissetta, Caritas Diocesi di Caltanissetta, Comitato di quartiere San Francesco Stazzone e ACLI Caltanissetta, e sostenuto da Assimoco – Assicurazioni Movimento Cooperativo certificato B CORP, che vede protagonista il territorio nisseno in un’azione di contrasto allo spreco alimentare e alla povertà mediante la creazione di una rete solidale che favorisce il recupero e il riuso di beni alimentari.

 

Un ulteriore esempio di come l’unione sociale possa contribuire a creare nuovi modelli di economia; in particolare, un modello di economia civile dove il profitto non viene contemplato. Al contrario, ciò che viene innalzato è il potere del senso di responsabilità civile che l’uomo è in grado di far emergere in situazioni di disagio.

Con l’aiuto di enti no profit, e di altri improntati, come loro, sulla teoria di reciprocità si può sperare in soluzioni che possano rendere il futuro un tempo diverso da quello del presente, considerando anche l’improvviso avvento della pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero.

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