Spinta su una sedia a rotelle offerta dal tempo, Nonna Michela varca la soglia di un’aula illuminata, popolata da diciassette teste nel pieno della vita. Ha centodue anni e la commozione negli occhi.
Un registro del 1972, il ritorno all’appello, dove uno a uno gli alunni confermano la presenza alzandosi in piedi e sedendosi al gesto spontaneo e autorevole nel contempo di Nonna Michela che vede le mani, solcate da rughe, muoversi lentamente verso il basso.
Giornata memorabile avvenuta ieri, 12 aprile, presso l’Istituto Rosso San Secondo di Caltanissetta, dove una classe – la 1G ‒ ha accolto con entusiasmo il sogno di Michela Ponte, ex insegnante di Lettere, di ritornare a insegnare per un solo giorno.
Nonna Michela ha 102 anni ed è ospite di Nonni Felici 4.0, casa di riposo nel nisseno. Grazie al progetto “Un sogno per un giorno” ideato all’interno della struttura da Rossana Amico, responsabile della casa di riposo, ogni anziano ospite avrà la possibilità di realizzare un proprio sogno per un giorno.
«L’evento in sé è stato molto educativo» ha detto Bernardina Ginevra, preside della scuola. «Ancor più è stato emozionante aver avuto la possibilità di essere stati a contatto con una persona di un certo livello, che rappresenta un esempio di come si possa vivere fino in fondo la propria vita».
La società ha bisogno della forte consapevolezza di avere un posto nel mondo, che va costruito perché «nessuno può collocarsi in maniera adeguata nel mondo senza prima costruire se stesso» continua la preside, la cui risposta positiva all’evento ha gettato un ponte tra generazioni che rappresenta un grande passo avanti per una comunità più unita. Conclude: «Quanto avvenuto oggi è una forte testimonianza. Gli anziani sono la nostra memoria, ed è importante vedere come essi rappresentino non solo un punto di riferimento, ma anche una chiara affermazione di quanto la scuola e lo studio siano fondamentali nella vita».