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Etnos con Restart!

2021-05-17 14:20

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Etnos con Restart!

Il valore del lavoro nel percorso di riabilitazione delle donne vittime di violenza Si è tenuto venerdì, 14 maggio 2021 l’evento online intitolato “Il

Il valore del lavoro nel percorso di riabilitazione delle donne vittime di violenza

Si è tenuto venerdì, 14 maggio 2021 l’evento online intitolato “Il valore del lavoro nel percorso di riabilitazione delle donne”, promosso dalla Cooperativa Sociale Etnos, capofila del progetto Restart!, attivo per dar voce e corpo alle donne vittime di violenza che intendono riscattarsi attraverso il lavoro.

A moderare la tavola virtuale è stata Anna Bonelli, educatrice presso la Casa Rifugio “Rosanna” dove le ospiti trovano sostegno psicologico, educativo e protezione.

 

Ha introdotto Alfredo Schilirò, presidente della Cooperativa Sociale Iride che illustra il lavoro di sinergia tra cooperative, base fondamentale per Restart! «che si innesta in un territorio che trabocca di disoccupazione quale quello siciliano, e prevede il recupero e la messa in produzione di undici ettari di terreno incolto e abbandonato per la produzione di erbe arbustive e aromatiche della macchia mediterranea» ha detto Alfredo Schilirò. Il Presidente sottolinea la volontà delle cooperative coinvolte di costruire una rete capillare che contribuisca al raggiungimento dell’obiettivo di Restart!, ovvero effettuare una promozione della coesione sociale, mezzo per realizzare comunità, in grado di rispondere alle domande dei propri membri ed escludere ogni forma di disuguaglianza.

 

Il tema del lavoro interessa anche la panoramica politica dove la Ministra per le pari opportunità e la famiglia del governo Draghi, Elena Bonetti è intervenuta all’evento mediante un video affermando: «La violenza economica contro le donne è una piaga ancora troppo presente nel nostro paese. Il lavoro è possibilità di libertà e di autonomia».

Inoltre, ha sottolineato le azioni che il Dipartimento per le Pari Opportunità sta mettendo in atto, come il Micro Credito di Libertà, totalmente garantito dallo Stato per le donne che sono state vittima di violenza.

 

Tra i partners, la fondazione Exodus è la principale. Don Antonio Mazzi è intervenuto parlando di disagio collettivo presente al sud, in una situazione femminile e lavorativa storica difficile. «Mi auguro che queste riflessioni riguardanti i disagi sociali non siano eccezioni, ma divengano politica, movimento, cultura» ha detto Don Mazzi calcando il rapporto della donna con la vita, con i suoi diritti, e mostrandosi amareggiato per il retropensiero con cui la società si copre ancora.

 

«Guardando alla realtà» ha detto Anna Bonelli, «c’è bisogno di finanziamenti per poter aiutare la donna a ritrovare la sua dignità lavorativa». Fondazione Con il Sud, una delle più grandi sostenitrici del progetto Restart!, si espone all’evento con la voce di Carlo Borgomeo rimarcando la collaborazione indispensabile tra nord e sud, dicendosi contento per il raggiungimento dei risultati ottenuti grazie al bando “Terre Colte”.

«Quando una fondazione come la nostra si mette in azione con la potenza della sua generosità, del suo pensiero, riesce a fare quello che gli altri meccanismi non fanno. E spero che la politica ne tenga conto, che finalmente si accorga che alcuni interventi, per il terzo settore, come il bando “Terre Colte”, possano essere indispensabili». Secondo Borgomeo bisogna creare progetti che possano prevenire gli effetti della violenza. HA concluso: «Quando voi partite da situazioni di grandi fragilità, quando iniziate a coltivare terre incolte, vi attivate per l’agricoltura, state facendo un’operazione decisiva per lo sviluppo economico per il sud».

 

Continuano al tavolo il sindaco di Centuripe, Salvatore La Spina, luogo padre del progetto Restart! che si  è detto onorato di ciò che si sta facendo nel suo paese, e ha espresso la contentezza nel presenziare all’evento che evidenzia l’eccellenza dell’attività di Restart!.

Franco Taverna, responsabile e coordinatore della Fondazione Exodus, ha affermato che la parola “concretezza” è fondamentale affinché i meccanismi attivi funzionino, insieme alle persone che offrono le proprie cure.

 

A seguire, Fabio Ruvolo, Presidente della Cooperativa Sociale Etnos, ha rimarcato l’importanza del supporto delle Istituzioni sul tema dell’occupazione lavorativa delle donne vittime di violenza quale parte del percorso di riabilitazione e di ritorno alla vita.

«Il lavoro su cui stiamo investendo è un lavoro che cura e che riabilita; è educativo. Il lavoro deve essere parte integrante del percorso all’interno delle Case Rifugio» ha detto il Presidente, sottolineando la volontà di non fermarsi.

 

Il Prof. Orazio Licciardello, ordinario di Psicologia Sociale presso l’Università di Catania, insieme alla Dott.ssa Maria Giusi Cannio, responsabile delle attività d’integrazione sociale del progetto Restart! hanno messo in evidenza il lavoro come opportunità per conquistare autonomia psicologica ed economica, fondamentale per il riconoscimento del proprio valore.

 

Testimonianze di alcune donne ospiti hanno arricchito l’evento, chiuso da Salvo Scuderi, Presidente della Cooperativa Sociale Colli Erei e responsabile dei laboratori occupazionali agricoli del progetto Restart!, che definisce la donna come un seme che va coltivato per dare vita ad altri semi. «Non si sta lavorando solo per un lavoro di sussistenza, ma che sia in grado di dare delle stabilità e che diventi una vera realtà». Ha concluso: «Si cercherà in tutti i modi di creare ambienti, opportunità per un riscatto sociale che parte dal basso».