Nominato per la prima volta in un articolo del 1994, sulla rivista di architettura Salvo, dall’ingegnere meccanico Reiner Piltz, l’upcycling viene considerato ancora oggi una pratica tutta da scoprire.
Confusa spesso con il riciclo, l’upcycling è cosa ben diversa. Mentre il primo comporta il riuso di oggetti da portare alla funzione originaria, il secondo prevede il riutilizzo creativo di oggetti destinati a essere gettati a cui apportare un valore aggiunto.
Ed è proprio a causa di questa sua qualità accresciuta che il materiale nato dall’upcycling diventa costoso, e interessa solo una piccola fetta del mercato. Eppure, presenta numerosi vantaggi come un più risparmio di energia, di costi per la produzione di nuovi prodotti; abbatte la cosiddetta cultura dell’usa e getta. Sì, perché se con il riciclo siamo portati a smaltire l’immondizia per dar vita a qualcosa di nuovo, l’upcycling è la conversione al contrario.
Anno dopo anno, l’upcycling cammina silenziosa insinuandosi in vari contesti sempre più innovativi. Salta dal design all’arredamento per approdare anche nella moda. E se andasse a toccare anche il Terzo Settore? Se l’upcycling, oltre a dare un valore aggiunto agli oggetti, potesse darlo anche alla fascia debole della società?
Equo Dress è nato proprio per rispondere a queste domande.
A Centuripe, un piccolo comune dell’isola di Sicilia, all’interno di una delle nostre Casa Rifugio per donne vittime di violenza e in difficoltà, l’upcycling è diventato motivo di riscatto sociale.
Dà voce attraverso il nostro progetto Equo Dress, sartoria sociale dove le donne lavorano a macchina promuovendo l’upcycling e collaborando addirittura con Atelier Riforma, una start-up torinese innovativa a vocazione sociale.
Abiti, accessori e quadri, è ciò che nasce dalle mani resilienti di donne che provano a rimarginare le ferite di un cuore stropicciato dandosi da fare e impegnandosi affinché anche l’ambiente venga rispettato, proprio come desiderano per se stesse.
Per queste donne che hanno avuto una seconda opportunità di vita, l’upcycling diventa riscatto sociale: è impensabile credere di poter gettare qualcosa che, al contrario, potrebbe acquisire il massimo valore nella vita.
Impegno, amore, determinazione, questi gli ingredienti principali che accompagnano l’arte dell’upcycling in Etnos.