«Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori» diceva Marcel Proust, «ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d’altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è».
Ognuno di noi è un universo a sé, all’interno del quale ruotano pianeti e brillano stelle su cui gli altri puntano gli occhi per scoprire nuove forme del mondo. E queste bellezze rappresentano la vera essenza dell’inclusione, quel valore che arricchisce la società e le permette di instaurare legami profondi nonostante una parte di essa sia ancora restia ad accoglierlo.
A Centuripe, piccolo comune siculo, l’inclusione entra nelle scuole grazie a Cooperativa Sociale Etnos accompagnata dal commercio equo e solidale e dall’economia circolare dei suoi progetti sociali.
Come? Attraverso il progetto “Equo School” che unisce l’indirizzo alberghiero al sociale della cooperativa nissena.
I prodotti di Restart! vengono acquistati dall’Istituto professionale Don Pino Puglisi e lavorati presso il laboratorio di cucina dove alcuni insegnanti si sono resi disponibili oltre le proprie ore.
Vi partecipano ragazzi con disabilità della scuola, e non solo. L’obiettivo del progetto è educare all’inclusione e offrire ai partecipanti attività extrascolastiche all’interno della bottega di Equamente Bottega del Mondo e scoprire ancor più da vicino il commercio equo e solidale proposto da Etnos.
Attraverso tale progetto si alimenta la cosiddetta Economia Circolare, ovvero quel sistema economico in grado di rigenerarsi da solo in modo tale da garantirsi un’autonoma sostenibilità.
Anna Bonelli, educatrice di Casa Rosanna, cura il laboratorio seguendo i ragazzi insieme agli insegnanti, mentre la dottoressa Maria Giusi Cannio offre sostegno psicologico all’intera scuola.
Ciò dimostra cosa può realizzare l’uomo quando crede in valori responsabili e sani, e quando più talenti vengono messi a disposizione di una società in continuo cambiamento.