“UN MONDO A COLORI” di Montedoro si presenta come una struttura comunitaria mista di tipo familiare che accoglie e prende in carico minori stranieri non accompagnati che arrivano sul territorio regionale in situazioni di emergenza e per i quali si necessita un’offerta di residenzialità temporanea al fine di permettere alle istituzioni preposte di acquisire informazioni sul soggetto e decidere sull’intervento sociale da attivare. Il centro si avvale inoltre di strutture ricreative ubicate nel Comune di Montedoro, consistenti in una piscina, in campi di calcetto e teatro. Il centro opera tutto l’anno con l’ausilio di professionisti e collaboratori specializzati. Al momento dell’inserimento i minori vengono sottoposti a controlli sanitari al fine di verificarne lo stato di salute tramite il Servizio sanitario regionale, effettuando le cure necessarie sia in occasione di malattie specifiche che in via ordinaria allo scopo di favorire il loro normale ed armonico sviluppo.
"CASA NOSTRA" di Caltanissetta centro di seconda accoglienza per i minori stranieri non accompagnati, che ha sede a Caltanissetta in Viale Stefano Candura, sede del Progetto Siproimi del Ministero dell'Interno, sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati.
I centri predispongono di una scheda personale ed una relazione tecnica a carattere sociale sia nella fase di ingresso sia al momento delle dimissioni, trasferendo il fascicolo relativo al minore alla struttura di seconda accoglienza. Al momento dell’inserimento il minore viene inserito nella programmazione interna alla struttura, che si concretizza in:
• Divisione dei turni per affiancare gli operatori nell’ordine e nella pulizia degli ambienti, al fine di responsabilizzare il minore;
• Tre lezioni settimanali d’ italiano, partendo dalla conoscenza dell’alfabeto, fino a passare a concetti base e alla formulazione delle prime frasi;
• La frequentazione settimanale della scuola calcio, come momento ricreativo e come stimolo per apprendere alcune regole di gioco;
• Un incontro settimanale con l’orientatore, attraverso il quale viene elaborato un progetto futuro, che tenga conto delle proprie risorse e delle proprie aspettative;
• La frequentazione settimanale di un centro giovanile al fine di favorire la socializzazione con coetanei del luogo;
• Un laboratorio di cucina tipica africana, al fine di preparare ricette tipiche del paese di provenienza;
• Colloqui psicologici periodici;
• Uscite esterne, con mezzi della cooperativa, al fine di incentivare i momenti di svago e favorire il benessere del minore;
• Numerosi laboratori artistici con l’utilizzo di varie tecniche e materiali, finalizzati alla libera espressione e alla creazione di oggetti da mettere nelle proprie stanze e che creino un senso di appartenenza al proprio spazio. I